Unicredit scivola sulle acquisizioni

Hvb non fu a suo tempo, e nemmeno successivamente, un grande acquisto per Unicredit. Spesso gli analisti si sono chiesti il perchè di un’acquisizione di un gruppo che solo in apparenza, date le dimensioni, poteva far penare a un colosso. Eppure erano troppi, e anche conosciuti negli ambienti, i titoli tossici che si trovavano al suo interno. Ad ogni modo, però, in Germania a fine novembre del 2012 i magistrati puntano ancora su Ghizzoni e l’accusa è, come in Italia, di evasione fiscale. Sul tavolo degli inquirenti, allora, capitò la controllata di Unicredit, Hypovereinsbank, con le sue operazioni tra il 2006 e il 2008 e in ballo, come in Italia, diverse centinaia di milioni (124 milioni di euro, per l’esattezza) e che, sempre come in Italia, sfruttava la provvidenziale trasformazione degli utili in dividendi. Ma anche se sotto esame allora si trovarono solo 2 anni, la magistratura di Berlino, parlò , e anche qui ci sarebbe da ripetere come in Italia, di un sistema collaudato che avrebbe portato danni al Fisco per diversi miliardi, dal suo inizio.